Oggi facciamo chiarezza sul concetto di PUREZZA dello Zafferano.
Abbiamo visto che in giro si parla spesso di purezza dello Zafferano.
Ma crediamo ci sia un po' di confusione in merito, che spesso non aiuta i consumatori.
Premessa: parliamo di VERO Zafferano, ovvero di quello in stigmi interi.
Le cosiddette bustine NON sono vero Zafferano, sono misture di non ben precisata composizione ed origine, che purtroppo ancora la normativa non obbliga ad indicare come tale.
A tutela del consumatore sarebbe necessario innanzitutto indicare esattamente l'origine del prodotto, la composizione esatta, e se si tratta di una miscela.
Nel settore vinicolo è VIETATO miscelare i vini. Si può effettuare solo un mix di uve, i cosiddetti "uvaggi".
Perché non applicare lo stesso principio anche allo Zafferano?
In questo articolo vi parliamo di come proteggersi dalle adulterazioni.
COSA VUOLE DIRE "PURO"
I produttori di Zafferano in stigmi interi, normalmente non producono miscele.
Negli stigmi interi sarebbe piuttosto controproducente aggiungere coloranti artificiali e/o altri coloranti vegetali come Curcuma e Cartamo, perché la frode sarebbe subito palese, vedendosi le polveri immediatamente depositate sul fondo del recipiente.
Generalmente, quindi, tutti i produttori di Zafferano in stigmi interi, hanno un prodotto puro dal punto di vista strettamente della composizione in Zafferano. Cioè è Zafferano al 100%.
Inoltre se in etichetta è riportato solo Zafferano come ingrediente, è vietato (costituisce reato) aggiungere qualsiasi altra sostanza. Quindi l'etichetta "Zafferano", sottointende che sia merceologicamente puro.
Ricordiamo: la legge vieta che in etichetta si enfatizzi come valore aggiunto una caratteristica che è già obbligatoria.
Ricordiamo: la legge vieta che in etichetta si enfatizzi come valore aggiunto una caratteristica che è già obbligatoria.
QUALI ALTRI TIPI DI PUREZZA ESISTONO?
Oltre alla Purezza "commerciale" ne esiste una che all'occhio è invisibile.
Quella chimica di composizione.
Ci riferiamo a ciò che è stato accumulato dalla cellule vegetali e che deriva da:
-Composizione del terreno nel quale le piante si sono sviluppate
Nel terreno sono presenti pesticidi? Molecole derivate da questi? Metalli pesanti?
-Composizione dell'aria
L'inquinamento atmosferico contamina il suolo con le piogge. Scarichi industriali e di veicoli stradali, pesticidi trasportati dal vento. Sono tutte fonti di contaminazione dell'aria e poi del terreno.
-Gestione agricola
Chi coltiva utilizza concimi di sintesi? Fitofarmaci?
Cosa guardiamo per scegliere un prodotto senza vedere analisi chimiche?
L'Ambiente dove le piante si sviluppano
Esistono coltivazioni realizzate in aree non proprio "pure" dal punto di vista ambientale. In zone dove si pratica su larga scala Agricoltura chimica intensiva, con uso massivo di pesticidi. O vicine ad aree industriali, dove gli scarichi in atmosfera prima o poi si riversano sui terreni.
 |
| L'inquinamento atmosferico si trasferisce al terreno e alle piante. |
E allora scegliamo un prodotto che sia coltivato in un'area libera da fonti di inquinamento, dove ci sia spazio per le siepi, gli alberi, i prati naturali e dove vediamo tanti insetti (farfalle, api) e animali (uccelli, lombrichi etc.).
Le Tecniche Agricole
Chi adotta un approccio di tipo Biologico, oltre a non utilizzare diserbanti e prodotti di sintesi, lavora sull'equilibrio dell'agroecosistema e quindi sul benessere generale delle piante, che non è dato dalla somministrazione di prodotti esterni ma dal fatto che le stesse risultano in equilibrio con gli organismi viventi del sistema.
 |
| In Biologico: equilibrio fra insetti e piante |
RIASSUMENDO.
- Se in etichetta leggete "Zafferano", significa già "Zafferano Puro" merceologicamente: non ci sono altre sostanze.
- Al di la' dell'etichetta, valutate DOVE e COME coltiva il produttore. Chiedetegli tante informazioni: diffidate se è restio a rispondere o non è esauriente.
Alla prossima,
Andrea
Comments
Post a Comment