Cosa c'è di diverso fra uno Zafferano convenzionale ed uno Bio?

Le scelte alimentari sono una questione di consapevolezza.
Se non sappiamo e capiamo COME un certo alimento è prodotto, come possiamo fare scelte consapevoli?

Molto spesso si parla di Alimenti Biologici senza sapere esattamente cosa c'è dietro e quali principi e scelte si fanno nel campo di coltivazione per far arrivare in tavola un certo tipo prodotto.

Oggi, in maniera più che sintetica, vi darò un'idea di ciò che differenzia il modo di produrre di uno Zafferano convenzionale da uno Bio.
cibo origine


In base a quali principi coltiviamo lo Zafferano Bio?
Equilibrio/Omeostasi: si lavora sull'equilibrio fra gli organismi, NON eliminando quello che secondo l'uomo non è utile a quella coltura.

Rispetto degli organismi di una comunità ecologica: si studia per capire il ruolo di ognuno e vedere l'utilità nel sistema. Esempio: una pianta "infestante" potrebbe in realtà essere utile a contenere un insetto parassita.

Studio dell'ambiente: chi coltiva Bio dovrebbe avere voglia di studiare sotto un profilo tecnico-scientifico i propri ambienti di coltivazione per capirne le caratteristiche appieno.

In Bio non esistono ricette valide per tutti. In convenzionale normalmente si applicano trattamenti standard a qualsiasi ambiente. Vale il principio di azzerare tutto ciò che si crede non serva e si introduce ciò che si ritiene importante. Un ambiente in equilibrio ha già naturalmente la capacità di reagire a sollecitazioni esterne, come un nuovo parassita. In Bio si parte dall'osservazione di ciò che è già in equilibrio e si cerca di aumentarne la complessità, che conferisce ulteriore stabilità.

L'agro-ecosistema non va concepito da un punto di vista "umano". L'estetica è un parametro puramente antropico. La natura funziona per equilibri. Il taglio perfetto dell'erba a bordo campo è pura estetica se non c'è a monte un ragionamento che riguarda l'equilibrio dell'ecosistema. Il nostro senso del "pulito ed ordinato" non ha nulla a che vedere con gli equilibri naturali.
Questo non vuol dire che Bio sia disordine, ma spesso è più efficace un disordine studiato che un ordine non motivato.

ESEMPIO: pensa alla frutta oggi.
L'estetica cerca di farci dimenticare sapore, aromi e salute.
Ci hanno talmente abituati a pensare che la regolarità di forma, la pezzatura e la lucidità del frutto siano sinonimi di qualità, che siamo spinti ad accontentarci di prodotti agricoli dalla totale assenza di vero sapore.


Cosa NON utilizziamo in una coltivazione di Zafferano Bio?
  • Diserbanti di alcun genere. 
  • Concimazioni con composti di sintesi. 
  • Insetticidi di sintesi.
  • Anticrittogramici di sintesi.
  • Nessun prodotto che non sia ammesso in maniera specifica dalla normativa




Cosa facciamo di Bio in campo?
Le malerbe vengono rimosse per via meccanica e manuale. Estirpatori, decespugliatori, zappe e sarchiatori sono gli attrezzi più comuni. La scerbatura manuale delle malerbe sotto le file è fondamentale.

Il nutrimento per le piante è gestito secondo un'ottica di bilanciamento dell'humus. Ciò che viene consumato ogni anno viene reintegrato attraverso tecniche a impatto zero.
I sovesci, cioè coltivazioni che poi vengono interrate, comprensive di piante che fissano e rilasciano azoto, sono la nostra base di nutrizione.
erbaio bio

Non utilizziamo alcun insetticida, ma lavoriamo per mantenere viva e attiva una ricca vegetazione di siepi e bosco che ospitano insetti utili antagonisti di possibili parassiti.

Gestiamo le temutissime muffe terricole, che possono aggredire e distruggere i bulbi di Zafferano attraverso il terreno, migliorandone la struttura e quindi riducendo l'asfissia ed il ristagno.
Per far questo è essenziale proteggere ed incrementare la ricchezza in humus del terreno.
Inoltre sfruttiamo l'effetto strutturante degli apparati radicali delle piante (sia spontanee che seminate).

Effettuiamo lavorazioni meccaniche che salvaguardino l'humus:
-Evitiamo aggressivi rivoltamenti delle zolle.
-Effettuiamo lavorazioni in condizioni di umidità ottimale del suolo.
-Favoriamo l'arieggiamento del suolo dando respiro alla flora microbica.



Cosa facciamo per l'Ambiente in una coltivazione di Zafferano Bio?
Manteniamo le falde del sottosuolo protette da sostanze chimiche dannose, perché i nostri nutrimenti sono naturali.

Consideriamo il Suolo patrimonio dell'umanità e non nostra proprietà: nessuno può arrogarsi il diritto di devastare qualcosa che sarà delle generazioni future.

Non deturpiamo siepi e rispettiamo il paesaggio e l'equilibrio naturale.
siepi in bio

Non stravolgiamo ciò che la natura ha creato in millenni: il suolo viene lavorato con la minima intensità possibile ed evitando profondi ribaltamenti con arature aggressive.

Prestiamo attenzione all'impatto di ogni attività su TUTTI gli organismi dell'ecosistema: insetti, mammiferi, piante, batteri, funghi, lombrichi, uccelli.


Come vediamo e sentiamo a tavola ciò che facciamo nel campo?
La pianta assorbe dall'humus ciò di cui ha bisogno nel momento in cui ne ha bisogno, ed i frutti  di conseguenza hanno un sapore superiore.
cibo bio

Quando il suolo è libero da pesticidi, e la flora del terreno vive in equilibrio, l'humus si formerà efficacemente e la pianta a sua volta sarà più forte e produrrà più qualità.

La mancanza di "forzatura" dovuta ai fertilizzanti di sintesi, origina piante più sane, più equilibrate, che danno frutti più buoni e sani.



Zafferano Bio senza certificazione: cos'è?
Bio senza certificazione non è Bio.

La certificazione "da Agricoltura Biologica" attesta che l'Azienda segue il Metodo di produzione in maniera corretta, trasparente, completa.
Cosa vuol dire?
Alcune aziende che si autodefiniscono "Bio" senza essere certificate, potrebbero, in caso di necessità, far ricorso magari ad un insetticida o ad un concime di sintesi a propria discrezione.

Alcune aziende hanno un loro "personale" modo di definirsi "Bio", scambiato spesso con termini come "naturale" o "ecologico", che nulla hanno che vedere con il Metodo Bio ufficiale.
Se ognuno di noi divenisse libero di auto-attribuirsi un titolo di merito, senza certificazione imparziale, non si capirebbe più chi applica realmente i principi dell'Agricoltura Biologica.


RIASSUMENDO.
-Il metodo Bio si fonda su Biodiversità, Complessità, Equilibrio dell'agro-ecosistema e utilizza pratiche a bassissimo/zero impatto sull'ambiente
-Il metodo Bio richiede conoscenze profonde ed applicazione, e quindi maggiori investimenti  e costi, ricambiati da prodotti qualitativamente superiori al convenzionale.
-Lo Zafferano Bio nasce dall'equilibrio delle piante con l'Ambiente e non da forzature nelle concimazioni. Questo può significare talvolta produrre meno ma sano e di alta qualità.

Alla prossima,
Andrea.





Comments

Do you like it? Share now on Facebook please!

Facebook page